[LA PAROLA DEL GIORNO] XXII settimana del Tempo Ordinario – mercoledì (II)
Con l’efficacia e la schiettezza che gli sono proprie, san Paolo definisce i cristiani di Corinto, appassionati ma molto divisi tra loro, persone ancora un po’ infantili. Non fanno che litigare infatti confrontandosi e bisticciando sui diversi percorsi che li hanno portati alla fede. L’immagine di un infante, per quanto sgradevole, è molto azzeccata. I […]
Con l’efficacia e la schiettezza che gli sono proprie, san Paolo definisce i cristiani di Corinto, appassionati ma molto divisi tra loro, persone ancora un po’ infantili. Non fanno che litigare infatti confrontandosi e bisticciando sui diversi percorsi che li hanno portati alla fede. L’immagine di un infante, per quanto sgradevole, è molto azzeccata. I bambini piccoli sono splendidi, eppure ci mettono un attimo a scivolare nell’invidia e nella discordia. Oppure si attaccano in modo possessivo a quello che hanno tra le mani, come fanno gli abitanti di Cafarnao quando si accorgono che Gesù è in grado di sanare ogni malattia e sciogliere ogni tensione. Forse anche noi siamo un po’ immaturi, nella vita e nella fede. Ma la bella notizia è che se siamo ormai rinati in Cristo, abbiamo in noi una vita che non può più morire. Può solo risorgere, dopo ogni peccato, ogni sconfitta, ogni morte ci possa colpire. Perché quello che nasce da Dio è per sempre.
LA PAROLA DI OGNI GIORNO
Quotidianamente un’immagine e un breve commento alla Parola da parte di fra Roberto Pasolini