CRISTO-SENSO DELLA LEGGE

[IL VANGELO DI TUTTO L'ANNO] X TEMPO ORDINARIO – Mercoledì (I) 3

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

 


Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge

I primi cristiani si chiedevano se per loro fosse ancora valido l’Antico Testamento e se fosse utile leggerlo durante le assemblee. Una cosa fu presto chiara. La Chiesa doveva difendere i testi veterotestamentari e assumerli come suoi contro quegli eretici che consideravano l’antica Legge come opera di un Dio duro, diverso dal Dio-amore che si rivela nel Nuovo Testamento.

Ma come interpretarli? Come immagine eloquente della verità di ciò che è avvenuto con la nascita di Cristo e dopo di Lui. In Adamo siamo stati creati dal niente per la vita terrena. In Cristo dobbiamo emergere dal peccato per la vita eterna. Abramo è padre d’Israele, popolo eletto, Cristo è capo del nuovo popolo di Dio, della Chiesa. Abramo sacrifica il proprio figlio, Dio Padre offre il suo Figlio unigenito per la salvezza del mondo. Mosè conduce il popolo fuori dall’Egitto nella terra promessa. Cristo ci conduce dalla valle delle tenebre e della morte alla dimora eterna. Davide fonda il regno d’Israele, Cristo annuncia la venuta del regno di Dio…

Non è un gioco di fantasia, ma la realtà della pedagogia divina, che inizia con la vita naturale e conduce ai valori spirituali universali. Questo è il senso di ogni opera d’arte e in questo senso dobbiamo leggere anche la Bibbia, nata dall’ispirazione dello Spirito.

 

Pedagogo che ci ha condotto a Cristo (Gal 3,24)

In modo schematico si dice che la Legge ed i profeti sono il contenuto dell’antica alleanza. Ma tutti gli avvenimenti della storia ebraica hanno un carattere profetico, preparano al futuro promesso, neotestamentario. E le prescrizioni della Legge di Mosè? Negli Atti degli Apostoli leggiamo la dichiarazione di san Pietro: queste norme non obbligano i cristiani, servivano solo come preparazione alla venuta di Gesù.

Interessante è la discussione che si sviluppa più tardi. La grande maggioranza dei cristiani non erano più degli Ebrei convertiti, ma provenivano dall’ambiente pagano e si pensava che non fossero preparati a ricevere Cristo. Ma un intellettuale di Alessandria, Clemente, grande uomo di cultura e autore di molti scritti, prese posizione in favore dei pagani: era di cultura greca e sapeva che in essa vi si trova molto di bello e di vero. Dichiarò quindi che Platone era stato per i Greci ciò che Mosè era stato per gli Ebrei: pedagogo a Cristo.

Oggi le sue argomentazioni si usano ancora a riguardo delle missioni e dell’ecumenismo. Sforziamoci di apprezzare tutto il bene, ovunque si trovi, in qualunque tradizione: nelle mani della Provvidenza, tutto conduce a Cristo.

 

Immagine dell’evoluzione cristiana

L’evoluzione del creato si riflette nello sviluppo interiore di ogni persona. Nella vita spirituale si passa attraverso vari stadi: si comincia con lo spirito dell’Antico Testamento e lentamente si cresce verso il Nuovo. Kirkegaard identificava tre fasi nell’evoluzione spirituale degli uomini: estetica, morale e realmente religiosa. All’inizio ci attrae verso la Chiesa qualcosa di estetico, di più armonico della vita quotidiana, che ci incuriosisce. Col tempo ci rendiamo conto che i canti e le letture non sono le cose più importanti: bisogna soprattutto cambiare se stessi, osservare i comandamenti, condurre una vita morale pura. Ma neanche questo può essere l’ultimo stadio, altrimenti sarebbe fariseismo. Nella terza fase l’uomo cerca un rapporto intimo con Dio, attraverso la preghiera. Questo contatto può verificarsi solo attraverso Cristo e in Cristo: gli stadi precedenti servono come preparazione a questo, “alla piena maturità di Cristo”(Ef 4,13).

 

 


IL VANGELO di tutto l’anno sono le riflessioni sul Vangelo festivo e feriale tratte dall’omonimo libro di padre Tomáš Špidlík.

[IL VANGELO DI TUTTO L'ANNO] X TEMPO ORDINARIO – Mercoledì (I) 4 Il libro è disponibile presso EDIZIONI LIPA